I CAPI DA INDOSSARE PER DIMENTICARE L’INSONNIA

Tra le “buone pratiche” da adottare per garantirsi una notte serena, anche la scelta dell’abbigliamento da mettere sotto le coperte non è secondaria. Un pigiama non vale l’altro 

In base ad una recente ricerca svolta da Aims (Associazione italiana medicina del sonno), 13, 4 milioni di italiani soffrono di insonnia, 1 su 4 in forma cronica e il 46% non fa nulla per porvi rimedio. Un problema con la “P” maiuscola che colpisce soprattutto le donne (60%). Per cercare di conciliare il sonno le tecniche messe in pista stringono un patto con la tecnologia – 4 persone su 10 guardano la televisione prima di raggiungere il letto e 1 su 3 usa invece smartphone o tablet - che non porta però ai risultati sperati. Anzi!. In base ad alcune buone pratiche dall’efficacia riconosciuta, i dispositivi elettronici dovrebbero essere banditi già qualche ora prima di prendere la strada del letto, così come da evitare sono l’attività fisica eccessiva, il consumo di alcolici e di cibi troppo pesanti, l’abitudine di assopirsi davanti alla televisione, i sonnellini pomeridiani e gli impegni mentali e psicologici troppo impegnativi verso tarda sera. Spazio invece alla lettura di libri, a tisane rilassanti, a profumazioni soft diffuse in camera da letto e a un pigiama morbido e avvolgente che accarezzi la pelle regalandole piacevoli sensazioni di benessere 

Quali caratteristiche deve avere il pigiama per accompagnare nel riposo del giusto?  

Se è vero che anche l’outfit per la notte fa la differenza nel garantire sonni sereni, al momento della scelta nulla deve essere lasciato al caso. In primis il tessuto che non solo deve essere di qualità, meglio sei in fibre naturali, ma deve anche assicurare la migliore vestibilità e offrire il pieno agio nei movimenti. Evitare costrizioni ed essere dellae scegliere la taglia perfetta sono le indicazioni principali per evitareprevenire risvegli costanti. Tutti questi fattori non hanno però differenza di genere: sia che si tratti di una camicia da notte per lei o di un pigiama per lui le regole non cambiano. A fare la differenza è solo il gusto personale. C’è la ragazza che in estate come in inverno vuole sentirsi vestita anche durante le ore del riposo e per il guardaroba per lada notte sceglie pigiami da donna dal taglio maschile ma daicon dettagli femminili.  C’è quella che non rinuncia al suo animo bambino e sceglie capi con grafiche baby. C’è infine quella classica che non ama i fronzoli e punta sul basic. Qualche esempio? Alpina propone “Delfina”, “Daria”, “Bea” e “Daisy”. 

Il tessuto migliore per un pigiama da uomo  

Ci sono tessuti che più di altri sanno interpretare le esigenze di comodità dell’uomo tra le lenzuola. Il caldo Interlock in puro cotone è tra queste, tanto da essere declinato in una grande varietà di pigiami da uomo composti da maglie a manica lunga girocollo o a serafino, con scollo a “v” e tre bottoni e in pantaloni smilzi con bordure sul fondo o tubolari. Proposte che colorano la notte grazie a nuance tinta unita classiche o fantasie e disegnature che alternano a grafiche sobrie in stile cravatteria a disegnature Jaquard sino a evocazioni più spiritose che fanno dello sport la loro ispirazione.  Stampe di sci punteggiano ad esempio la maglia del modello “Romeo di Alpina che propone anche la variante con disegni di dopo sci per i pantaloni. Se l’Interlock è il must per i pigiami, il cotone jaquard è invece l’interprete perfetto per capi homewear della collezione Remo”.